Cagliari – L’immigrazione “non puo’ essere affrontata con le armi della repressione ma solo con le armi della legge”. E’ il ministro della Difesa Arturo Parisi a sottolinearlo, al termine del vertice del D-10 a Cagliari. La manifestazione organizzata nel capoluogo sardo in segno di protesta contro la riunione, rileva Parisi, “nasce da un equivoco” perche’ l’immigrazione non era il tema principale del meeting. L’argomento, spiega, “e’ stato inevitabilmente evocato ma non specificatamente esaminato. Io li ho ascoltati, mi auguro che loro abbiano ascoltato noi”, aggiunge riferendosi ai manifestanti.
Il mar Mediterraneo “diventa ogni giorno piu’ piccolo”, osserva Parisi sottolineando le relazioni e la cooperazione sempre piu’ stretta tra i Paesi che si affacciano sul ‘mare nostrum’. “Gli Stati che si affacciano sul Mediterraneo -prosegue- sono responsabili del governo del fenomeno, che va seguito per intervenire in caso di emergenza”. Anche per la Sardegna, interessata negli ultimi mesi da sbarchi di clandestini, si tratta di “un fatto nuovo con cui confrontarsi”.