Mi dispiace per Follini, ma il momento per ragionare sulla fine della nostra presenza militare in Irak, è proprio ora. Nel giorno in cui il parlamento discute su come difenderci dalla aggressione terrorista con uno spirito che, pur nelle distinte responsabilità e diverse valutazioni, accomuna maggioranza e opposizione. Nessuno può illudersi di battere il terrorismo se non isolandolo da quello che viene considerato il suo entroterra culturale. Ma nessuno può illudersi di isolare il terrorismo dal suo entroterra se non dicendo semplicemente la verità. E la verità è che la guerra irakena lungi dal battere il terrorismo lo ha alimentato, e che la occupazione militare successiva non ha certo migliorato la situazione. La stessa verità che andiamo ripetendo da sempre che la maggioranza e il governo si rifiuta semplicemente di riconoscere.