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5 Luglio 2004

Governo: Parisi, se si cambia musica si vada al voto

“La difesa accorata della condotta di Tremonti da parte di Berlusconi in occasione della richiesta delle sue dimissioni è la prova migliore che all’origine della recente crisi stanno gli assetti e le compatibilità di potere interni al governo piuttosto che la sua linea di politica economica”.

E’ quanto afferma Arturo Parisi, Presidente dell’Assemblea Federale della Margherita. “Noi – prosegue il professore – non abbiamo e non abbiamo invece mai avuto nessuna questione con la persona di Tremonti ma con la politica economica del suo governo. Quale che sia la persona chiamata a diventare il Ministro dell’Economia di Berlusconi – aggiunge l’esponente DL – sappia che le nostre valutazioni non saranno condizionate nè dall’apprezzamento per le sue qualità personali nè dal doveroso rispetto per le sue scelte politiche, ma solo dal giudizio sulla sua condivisione della politica economica contradditoria e disastrosa iscritta nel Dna della maggioranza di governo fin dalla sua origine”. 

“Se la musica che il nuovo Ministro dell’Economia dovrà suonare è quella suonata dall’inizio da Tremonti e promessa da Berlusconi agli elettori è meglio che il Ministro lo sappia. Se invece è diversa – conclude Parisi – sarebbe bene sentire il parere degli elettori”.