Quando nel
voto, come è oggi accaduto alla Commissione difesa del Senato, i numeri sono
contro, le ragioni diventano purtroppo secondarie. Chi fosse interessato alle
ragioni, dovrebbe dire che la responsabilità imputata oggi dalla opposizione al
governo è di non essere riuscito a mettere rimedio a tutti i disastri causati
alla Difesa dalla dissennata politica di Tremonti, che ci ha portati nel 2006
sulla soglia del baratro a conclusione di una sequenza di tagli iniziata nel
2004.
Una volta
presa la strada della strumentalizzazione e della rissa, vedo che molti si
sentono autorizzati a dire tutto. Se qualcuno pensa tuttavia che io possa
incassare tutto, solo perché, preoccupato per l’unità del Paese in un settore
così delicato, mi sono attenuto finora alla regola della verità, si sbaglia di
grosso. Lo dico all’on. Biondi che si permette di attribuirmi affermazioni mai
pronunciate o scritte, e si dimentica invece di leggere negli stessi documenti
che pretende di citare la documentata denuncia delle gravi responsabilità che
la sua parte politica porta per i gravissimi e irrazionali tagli al
funzionamento dei mezzi, all’addestramento e alla sicurezza del personale,
operati appunto nel periodo 2004-2006 come mai era accaduto in precedenza. Non
capisco proprio come si possa pretendere di proporsi come vicini alle Forze
Armate a parole, mentre nei fatti si è operato esattamente all’opposto.