“Forse la risposta non ha trovato le parole piú opportune, ma posso assicurare che le domande dalle quali Franceschini muoveva sono quelle giuste. Le domande che si pongono tutti gli italiani. Le stesse domande che da troppi giorni non Dario Franceschini ma lo stesso Silvio Berlusconi ha imposto al centro del dibattito pubblico con i suoi gesti e con le sue parole. Sono domande alle quali per primo dovrà rispondere ogni elettore del Popolo della Libertá, quando fra pochi giorni dovrá decidere se scrivere o non scrivere il nome di Silvio Berlusconi sulla scheda di voto.
Altro che Franceschini!
Riconosca Berlusconi che questo é il suo vero cruccio. Non siamo certo noi a confondere il giudizio politico con il giudizio morale e con quello penale. É stato invece Berlusconi a confondere troppo spesso i diversi piani, proponendo i suoi consensi politici come giudizi di approvazione morale o di assoluzione penale. Come potrebbe perció Berlusconi evitare di leggere ogni mancata preferenza verso la sua persona come un giudizio di personale disapprovazione della sua persona? La misura della reazione verso le parole di Franceschini dá la misura della paura di Berlusconi del giudizio personale di ognuno dei suoi elettori.”