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25 Ottobre 2006

Difesa: eliminare servitù militari non necessarie

Fonte: Ansa

ROMA – ”Intendiamo eliminare le servitu’ militari che non risulteranno piu’ necessarie”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, intervenendo davanti alla commissione Difesa di Montecitorio.

   ”Vogliamo anche verificare con attenzione – ha aggiunto – i criteri di compensazione previsti dalla legge per un eventuale aggiornamento degli indennizzi ai privati e dei contributi agli enti locali, compresi gli aspetti procedurali che appaiono ancora complessi”.

   Nel corso del suo intervento il ministro ha ricordato che le servitu’ militari occupano in media lo 0,15% del territorio nazionale e che la Sardegna ”e’ gravata molto sopra la media con uno 0,65% di territorio interessato, seguita a distanza dal Friuli con lo 0,356%”.

   Per quanto riguarda invece il demanio militare questo occupa attualmente lo 0,261% del territorio nazionale, cioe’ 783 chilometri quadrati su 300.492. Per quanto riguarda le singole
regioni, il Friuli Venezia Giulia, con l’1,3%, e la Sardegna con lo 0,958% di spazio del territorio di proprieta’ demaniale sono le regioni piu’ interessate dalla presenza militare. Seguono, ma ad una certa distanza Lazio e Puglia, mentre tutte le altre regioni risultano interessate anche molto al di sotto della media nazionale.

   ”Le ragioni storiche di questo stato di fatto – ha spiegato il ministro sono comprensibili. Per il Friuli Venezia Giulia pesa ancora il massiccio schieramento a nord-est della guerra
fredda, per la Sardegna pesa invece la vastita’ delle aree addestrative in zone poco abitate”.