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19 Febbraio 2003

Coerenza certo ma coerenza della doppiezza. Subalterni nella sostanza, dialoganti nella apparenza

Autore: Arturo Parisi

Berlusconi rivendica alla linea tenuta dal governo  a  proposito della crisi iraqena una “assoluta, assoluta coerenza”. Una affermazione incontestabile purchè si riconosca come tratto continuo della linea del governo quella della doppiezza.

Da una parte la forma, dall’altra la sostanza. Da una parte la finzione di interloquire con la domanda di pace che viene dalla stragrande maggioranza del popolo italiano e dalle più alte autorita morali affidata a concessioni di maniera quando si parla in Europa.

Dall’altra un permanente atteggiamento di sudditanza e acquiescenza a decisioni di guerra prese fin dall’inizio come ineluttabili quando si parla a Washington. Da una parte il tentativo di proporsi paladino dell’europeismo e della legalità internazionale. Dall’altra l’attiva azione finalizzata a dividere l’Europa e a fare dell’Onu una mera sede di sanzione formale di decisioni già prese.