Roma – “L’Arma e’ una realta’ per molti aspetti unica, in Italia e nel resto del mondo. Lo sappiamo bene noi, e sempre meglio lo sanno i nostri alleati ed i nostri amici nel resto del mondo”. Lo ha affermato il ministro della Difesa, Arturo Parisi, nell’intervento di apertura dell’anno accademico 2007-2008 della Scuola ufficiali carabinieri di via Aurelia.
“Poche settimane fa, a Baghdad – ha ricordato Parisi – il generale Petraeus, parlando agli allievi della polizia irachena appena qualificati da corsi di formazione condotti dai nostri carabinieri, ha definito l’Arma ‘the best of the best police’. Ma sappiamo bene, e soprattutto, lo sanno bene i carabinieri, che il primo, piu’ tangibile e piu’ importante segno di apprezzamento per quanto fanno e per come sono, viene dalla popolazione locale”.
Per Parisi, “il primo fondamentale carattere di distinzione dei carabinieri e’ costituito dalla loro militarita’: un valore irrinunciabile che trova quotidiana conferma nelle sfide che si pongono di fronte alla nostra collettivita’ e che si frappongono al nostro desiderio di sicurezza”. La militarita’ “permette all’Arma di offrire un contributo insostituibile sia alla dimensione della sicurezza, sia a quella della difesa. Fenomeni aberranti – ha proseguito il ministro – come il terrorismo stragista, il cosiddetto macroterrorismo, la grande criminalita’ transnazionale impongono a tutti noi di interpretare le tradizionali categorie della sicurezza interna e della difesa da minacce esterne in senso piu’ ampio.
A fronte di un continuum nella minaccia dobbiamo poter disporre di un continuum anche nelle capacita’ di difesa: e all’interno di questo continuum l’Arma si colloca in modo armonioso e funzionale, per la sua organizzazione e il suo modus operandi”. Naturalmente, “e’ vitale mantenere al centro dell’attenzione quanto avviene all’interno della nostra comunita’, nei tanti, innumerevoli centri urbani che caratterizzano il nostro Paese. In 3.700 comuni italiani, i carabinieri sono l’unica forza di polizia presente: questo e’ il frutto del radicamento dell’Arma sul territorio. Un radicamento la cui efficacia e’ resa possibile proprio dalla organizzazione militare dei carabinieri”.
Alla cerimonia hanno preso parte, tra gli altri, il presidente emerito della Repubblica, Francesco Cossiga, il viceministro dell’Interno, Marco Minniti, il capo della Polizia, Antonio Manganelli, il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola, il presidente del Copasir, Claudio Scajola, il presidente della Commissione antimafia, Francesco Forgione.