ROMA – ”E’ stato detto che e’ fortunato quel popolo che non ha bisogno di eroi. Ma io dico che senza la testimonianza degli eroi la sfortuna dei popoli non puo’ avere un futuro. E’ grazie a Nicola Calipari, agli eroi che lo hanno preceduto e a chi li assumera’ ad esempio che il nostro popolo puo’ avere un futuro. Per questo lo ricorderemo per sempre”.
Con queste parole il ministro della Difesa, Arturo Parisi, ha commemorato oggi al Sismi la morte di Nicola Calipari (”il martirio di un servitore dello Stato”), il funzionario del Servizio segreto militare ucciso due anni fa a Baghdad dopo la liberazione di Giuliana Sgrena.
Davanti alla vedova di Calipari, la senatrice Rosa Villecco, al nuovo direttore del Sismi, l’ammiraglio Bruno Branciforte, e a tanti colleghi dello 007 caduto ”mentre conduceva all’estero una pericolosa missione al servizio della Repubblica”, Parisi ha sottolineato che ”oggi e’ il giorno che il Servizio per le Informazioni e la Sicurezza Militare, ha voluto dedicare alla memoria”, un giorno ”per riappropriarci di cio’ che fa del Servizio un servizio”.
”Commemorare ha affermato il ministro – significa rendere presente il passato perche’ esso possa guidare il nostro futuro.
Commemorare significa riportarlo assieme alla nostra mente e al nostro cuore”. E dunque, assieme al nome di Calipari, ha proseguito, ”oggi vogliamo richiamare la sua testimonianza perche’ essa appunto ci aiuti a cercare il futuro”.