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8 Giugno 2004

Bologna: Guazzaloca si vergogna della sua coalizione

Ricordo che qualche tempo fa Gianfranco Pasquino ebbe a dire che a Guazzaloca piace essere sindaco ma non fare il sindaco. Il che in vista del voto equivale a dire che ama essere rieletto come se le elezioni fossero un concorso di bellezza o una gara tra personalismi, ma dimentica come ha fatto in tutti questi anni che il sindaco non è Mister Bologna, ma il capo della sua Maggioranza e la guida della Amministrazione, il punto di riferimento di un progetto collettivo il ponte tra la città e il resto del Paese. Invitare a dare un voto disgiunto che indirizzi l’attenzione sulla sua persona e solo sulla sua persona significa voler continuare sulla strada che ha seguito in questi anni. Significa riconoscere di voler continuare ad essere sindaco senza alcuna intenzione di volerlo fare. Guazzaloca sa infatti che la coalizione guidata e unita da Sergio Cofferti attorno ad un programma pensato assieme prenderà la maggioranza assoluta dei voti. Chiedere un voto disgiunto solo per sè non significa infatti solo disgiungersi da quelli che dovrebbero essere i suoi principali alleati confessando di non aver il coraggio di chiedere contemporaneamente il voto per i partiti che compongono la sua coalizione. Chiedere un  voto disgiunto significa disinteressarsi della situazione nella quale metterebbe il governo della città l’elezione disgiunta di un sindaco e di un consiglio guidati da visioni e progetti tra loro opposti. Perchè questo è appunto quello che Guazzaloca chiede in modo irresponsabile invitando al voto disgiunto. Lui infatti sa che non invitando a votare per i partiti della sua coalizione è il massimo al quale può puntare perchè sa che i partiti dl centro sinistra rappresentano già la maggioranza assoluta dei cittadini  e conquisteranno perciò la maggioranza del consiglio comunale. Ma a Guazzaloca questo non interessa perchè appunto a lui interessa essere il sindaco non fare il sindaco costi quel che costi. Ma a Bologna questo non basta. Bologna ha bisogno di un sindaco che non si vergogna della sua coalizione e che con essa intende amministrare la città. E questo sindaco si chiama Sergio Cofferati.