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20 Marzo 2008

Beni immobili. Parisi: Berlusconi come sempre arriva tardi

Autore: Arturo Parisi

Vendere i beni immobili dello Stato per sanare i conti pubblici, a cominciare dalle caserme inutilizzate? Mi sembra che l’idea che il Presidente Berlusconi va riproponendo da tempo sia assolutamente condivisibile. Ho tuttavia il sospetto che non lo abbiano informato che in questi due anni questa idea è già diventata realtà. Grazie alle efficaci normative introdotte dalla prima finanziaria della attuale legislatura, la Difesa ha infatti già reso disponibili nel 2007 caserme e beni infrastrutturali per un valore complessivo di 2 miliardi di euro. Nell’anno in corso sono in atto cessioni per 2 ulteriori miliardi. Con ciò la Difesa ha già reso disponibili a totale beneficio dei conti pubblici, tutto il possibile del proprio patrimonio, sottoponendosi per questo a una grande opera di razionalizzazione. Stupisce che operazioni di questa portata, siano sfuggite all’attenzione e riproposte come se fossero una nuova grande idea. Si deve invece tristemente ricordare che nella scorsa legislatura mentre Tremonti si applicava, ahimè, con successo alla distruzione del bilancio della Difesa, le tanto pubblicizzate cartolarizzazioni dei beni della Difesa, da lui volute abbiano portato a risultati miseri se non nulli.