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26 Agosto 2008

Afghanistan: ridifinire le due missioni

Autore: Arturo Parisi

La richiesta del Presidente Karzai per una ridefinizione della presenza militare della comunità internazionale in Afghanistan è per me solo una conferma. Le recenti gravi stragi di civili pur non mettendo in discussione la necessità di una nostra presenza confermano infatti allo stesso tempo l’urgenza di un cambiamento profondo. Come abbiamo ripetuto in più occasioni nella scorsa legislatura difronte al ripetersi di questo tipo di luttuosi episodi il problema dei problemi è rappresentato dal mancato coordinamento tra la missione Isaf sotto comando Nato e quella Enduring Freedom. Credo che a questo punto vada riconosciuto che a causa della loro diversa natura è difficile pensare un futuro che veda le due missioni coesistere sullo stesso territorio. Anche Paesi che come l’Italia prendono parte alla missione Isaf e non invece alla Enduring Freedom non possono non interrogarsi su fini e allo stesso tempo interrogare sui risultati di questa seconda missione. E’ infatti assolutamente evidente che il suo svolgimento non è privo di conseguenze sullo svolgimento della missione Isaf sia sulle modalità operative sia sulla percezione degli afghani dei quali vorremmo conquistare i cuori e le menti.