Il Ministro Frattini teme che i soldati italiani vengano come lui dice “accusati di stazionare in zone tranquille dove non svolgono alcuna attività e cercano di evitare rischi”. Allo stesso tempo annuncia che l’intenzione del governo non è quello di dispiegare il nostro contingente in zone meno tranquille ma solo di ridurre da 72 ore a 6 ore il tempo per l’autorizzazione ad un dispiegamento straordinario fuori area. Se così stanno le cose non credo che questa modifica che potrebbe essere considerata di dettaglio, solleverebbe di molto “la dignità delle nostre truppe” della quale Frattini sembra preoccuparsi. Quello che deve essere detto e detto con forza è a mio parere che le nostre truppe svolgono già ora il loro compito con la massima dignità ed onore. I nostri soldati sono in Afghanistan all’interno dell’Isaf e in questo quadro perseguono gli obiettivi affidati dall’Onu a questa missione e li perseguono con metodi e risultati apprezzati pagando col loro sangue e a rischio della loro vita nello svolgimento del compito che la Repubblica ha loro affidato. Se la preoccupazione di Frattini è la difesa della dignità delle nostre truppe il modo migliore per farlo è rigettare come infamante ogni insinuazione al riguardo. Confido che la maggiore consapevolezza che il governo va acquisendo sull’operato delle nostre truppe consentirà a tutti una difesa più convinta dei loro meriti e del loro valore.