E’ un attentato contro la vita, contro la vita innocente dei bambini, contro la ripresa
della vita in un Paese segnato profondamente dalla morte, dalla cultura di morte che ha
guidato il gesto dell’attentatore. I nostri soldati sono stati attaccati mentre costruivano
e difendevano la ripresa e la speranza di crescita della comunità Afghana. Chi si chiede
cosa stanno a fare in Afghanistan, e quale sia il disegno a loro contrapposto può darsi
da solo la risposta. Costruire la pace è infatti la missione per la quale il Maresciallo
Capo Daniele Paladini ha sacrificato la sua vita. Impedire la pace in Afghanistan l’obiettivo
al quale l’attentatore straniero che ha sacrificato la vita innocente di bambini e civili
che alla pace facevano festa.