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25 Aprile 2004

25 APRILE E IRAQ: PARISI, NON CONFONDERE LA RESISTENZA CON LA REAZIONE, LA LIBERAZIONE CON L’OCCUPAZIONE

“La celebrazione del 25 aprile mette ancora più in luce, ammesso ce ne fosse bisogno, l’errore fatto dalla amministrazione Bush in Iraq. Se nell’Italia del 45 la presenza di una Resistenza democratica guidata da partiti popolari evitò il rischio che la Liberazione si trasformasse  in una ocupazione, nell’Iraq di oggi e’ l’assenza di una Resistenza democratica a trasformare in una forza occupante l’alleanza guidata dalla amministrazione Bush.   Ma in Iraq la cooperazione di una Resistenza democratica non è stata trovata non solo perchè le condizioni dell’Iraq di oggi sono profondamente diverse da quelle dell’Italia di allora, ma innanzitutto  perchè è difficile trovare ciò che non è stato cercato. E ancora prima perchè la guerra che le forze alleate vogliono oggi far passare per guerra di liberazione, è estranea a questa intenzione fin dal suo concepimento. Solo le guerre di liberazione possono incontrare lungo il loro cammino la resistenza democratica e stringere con essa una alleanza contro le dittature. Le altre guerre sono destinate a   trasformarsi in una occupazione inevitabilmente destinata ad alimentare una reazione.  La Liberazione cerca la Resistenza, l’occupazione trova la reazione. Questo è l’insegnamento che la lezione del 25 aprile affida a noi che ci fin dall’inizio siamo rifiutati di   riconoscere la guerra in Iraq come una guerra di liberazione,  alla destra che ha coinvolto il paese in una occupazione militare fatta passare per intervento umanitario, ma anche a quanti nella sinistra scambiano la reazione con la Resistenza.”