Va bene non sopravvalutare la goliardia leghista, va bene non eccitare l’estremismo padano. Ma si può almeno esprimere il rammarico per l’assenza dei ministri della Lega alla festa della Repubblica? E’ solo grazie alla condivisione dei simboli e dei riti fondamentali della Patria comune che il dialogo auspicato da Bossi sulle riforme istituzionali può infatti svilupparsi.
O per poterci confrontare dovremmo continuare a chiudere gli occhi per non vedere i giuramenti di fedeltà padana, e tapparci le orecchie per non sentire gli oltraggi al tricolore, i “padania is not italy”, e i “chi non salta italiano è”? E per di più pronunciati pubblicamente e dai massimi esponenti della Lega il primo giugno come il sette maggio alla vigilia di cerimonie, come la festa della Repubblica, e il giuramento del nuovo governo che qualsiasi comunità considera sacri. Confido che il Presidente Berlusconi e i membri di governo che so guidati dai miei stessi sentimenti faranno sentire la loro voce. Esattamente come noi facemmo sentire la nostra contro gli sciagurati che qualche tempo fa inneggiarono alle 10, 100, 1000 Nassiriya.