ROMA – Romano Prodi attacca la manovra fiscale del governo: il taglio delle tasse dell’esecutivo Berlusconi «è inefficace per la ripresa economica e iniquo» nella distribuzione del reddito. Il leader del centrosinistra lo dice durante la conferenza stampa a margine del vertice della Gad. Secondo il leader del centrosinistra, «sarà inevitabile una manovra correttiva nel 2005, come ammesso da Alemanno e Tremonti». La finanziaria varata dal governo viene definita da Prodi «insufficiente e incerta», che aggiunge: «La situazione della finanza pubblica è estremamente compromessa e il deterioramento dei conti è avvenuto interamente negli ultimi tre anni».
I NUMERI – «I sei miliardi di cui parla il governo non ci sono. Se ci fossero sei miliardi da destinare alle famiglie, il governo della Gad lo farebbe con un intervento di segno economico e sociale del tutto diverso», ha aggiunto Prodi. L’Alleanza di centrosinistra ha poi diffuso il documento di controproposta fiscale, che punta a un aumento del reddito disponibile per i lavoratori e i pensionati, con un intervento complessivo di 6 miliardi di euro. In particolare, la proposta prevede di agire sulle leve del «sostegno delle famiglie («assegni familiari e detrazioni fiscali» e della «restituzione del ‘fiscal drag’». Sul fronte della riforma dell’imposta personale sui redditi lo «scopo dell’intervento è quello di ridurre il carico fiscale sui redditi bassi e medi e ricostruire un andamento regolare della progressività». Le aliquote Ire (l’ex Irpef), così come studiate dal centrosinistra, diventerebbero: 23 fino a 18.000 euro; 30 da 18 a 33.500 euro; 40 da 33.500 a 70.000 euro; 45 oltre i 70.000 euro. L’importo della deduzione per lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi sale, rispettivamente, a 7.700, 7.200 e 4.620 euro. A questo si aggiunge l’introduzione di un assegno integrativo dei redditi da lavoro per i lavoratori con basse retribuzioni.
GIUDIZIO POSITIVO – Uscendo dal vertice, positivo il commento di Fausto Bertinotti sulla controproposta della Gad sul fisco: «Per me – dice il leader del Prc lasciando il vertice del centrosinsitra – la proposta della Gad è buona». «Continuiamo a chiamarci Grande alleanza democratica, come prima», ha anche aggiunto Bertinotti.
«Una riunione costruttiva e di grande interesse», ha spiegato Prodi in conferenza stampa, il vertice dei leader della Gad al termine della prima parte: «Abbiamo affrontato i temi della Finanziaria e delle imposte – ha precisato – ora la riunione continua e parleremo delle prossime elezioni regionali e delle primarie».
DIETRO LE QUINTE – La proposta del centrosinista, che è stata elaborata da Vincenzo Visco e da Pierluigi Bersani, non avrebbe però convinto tutti gli alleati di centrosinistra. A quanto si apprende, sarebbero due le critiche nate prima e nel corso del vertice di palazzo Marini a Roma, vertice che è ripreso dopo la conferenza stampa di Prodi. Da un lato c’è un problema di impostazione della proposta, che rischia di dare l’impressione che il centrosinistra non voglia tagliare le tasse, dall’altro, sono mancate nel documento le posizioni di alcuni alleati. A esempio i Verdi avevano parlato di fiscalità ambientale e non hanno ritrovato le loro posizioni nell’incontro di Prodi con la stampa.
PRIMARIE DOPO REGIONALI – «Le primarie nel centrosinistra si faranno dopo le regionali», ha annunciato Prodi. «Per ora si istituirà una commissione per varare le regole per tenere la consultazione sul candidato premier della coalizione».