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22 Luglio 2005

Rai, no agli spot di Prodi Rodotà garante delle primarie

Autore: Aldo Fontanarosa
Fonte: la Repubblica

ROMA – Deciso a vincere, anzi a stravincere le primarie dell´Unione,
Romano Prodi ha progettato una tambureggiante campagna di spot
radiofonici. Ha scritto anche alla Rai, chiedendo che la televisione di
Stato gli vendesse degli spazi. Ma Viale Mazzini gli ha risposto di no,
appellandosi alla legge sulla par condicio. Lo rivelano fonti vicine
alla Sipra, concessionaria pubblicitaria della Rai.

A giudizio della nostra tv di Stato, gli spot di Prodi sono degli
“spazi autogestiti”. Se davvero rientrano in questa categoria, il
Professore ha diritto a che siano trasmessi; ma a patto che lo stesso
diritto venga riconosciuto anche agli altri leader. Sia quelli che
concorreranno alle primarie dell´Unione (come Mastella, Bertinotti o lo
stesso Di Pietro) e sia quelli del Polo, interessati magari a
diffondere un loro messaggio politico. La Rai, insomma, è disposta ad
aprire le porte a condizione che tutti i leader italiani si accordino
per una campagna informativa congiunta, altrimenti niente. Quindi non
ascolteremo, almeno non dalle frequenze di Radio Rai, i due spot che
Prodi ha preparato. Alla Sipra erano arrivati anche i testi. Il primo
recitava: «Per la democrazia nel nostro Paese, le primarie dell´Unione
non sono secondarie» (segue invito a fondare un comitato Prodi). Il
secondo, invece: «Le primarie dell´Unione le ho volute per questo, per
dare forte slancio e far correre l´Italia. Alle primarie noi votiamo
Romano Prodi».

Intanto il professore bolognese è a San Martino in Campo, vicino
Perugia, insieme ai presidenti, segretari e capigruppo parlamentari
dell´Unione. Lo stato maggiore del centrosinistra sta lavorando ad un
“manifesto dei valori”, la cornice dentro cui elaborare il programma
comune all´alleanza progressista. Il manifesto avrà dieci punti: carta
costituzionale, Europa, pace, sviluppo e Sud, lotta all´evasione
fiscale, scuola, immigrazione, solidarietà, ambiente e legalità. Tutti
gli italiani che voteranno alle primarie dell´8 e 9 ottobre riceveranno
copia di questo “manifesto dei valori”, il codice genetico dell´Unione.

E in vista dell´appuntamento di ottobre, è stato nominato ieri il
presidente del “comitato dei garanti”. E´ Stefano Rodotà. Il diessino
Vannino Chiti sarà il coordinatore dell´ufficio di presidenza, mentre
segretario sarà Milena Mosci (Repubblicani europei). A capo
dell´ufficio tecnico e amministrativo è stato indicato Nicodemo
Oliverio, Margherita. Responsabile della comunicazione – secondo
l´agenzia Ansa – sarà Domenico De Masi o in alternativa Gad Lerner.