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9 Dicembre 2004

Prodi: resta in piedi la lista civica dell´Ulivo

Autore: Goffredo De Marchis
Fonte: la Repubblica

ROMA – «L´idea della lista civica dell´Ulivo resta in piedi». Romano Prodi non rinuncia al «brand» che per lui conta di più. E non lascerà correre sull´ipotesi di affiancare i simboli delle singole forze politiche dei partiti della federazione e dell´Alleanza con una lista che contenga il ramoscello. «Mi preoccuperei se dovesse prevalere l´egoismo dei partiti – è il ragionamento del Professore maturato in queste ultime ore -. Come gli altri, voglio assolutamente vincere in tutte le regioni possibili e se la lista dell´Ulivo è una risorsa in più per arrivare a questo risultato, dobbiamo stare attenti a non rinunciarci».
Non è dunque una provocazione per accelerare il varo di Uniti nell´Ulivo. E non è nemmeno, semplicemente, uno stimolo per avere liste del presidente quasi dappertutto. L´obbiettivo è tenere vivo il simbolo, cercare anche stavolta quell´elettorato ulivista che non è dei Ds o della Margherita, mantenere il contatto con la società civile attraverso il marchio «storico» del centrosinistra.
Prodi tira dritto, ha parlato della lista anche martedì sera nell´incontro con Massimo D´Alema, lo farà di nuovo nel vertice di lunedì che sarà il primo vero spartiacque per la tenuta della federazione riformista. «È una riunione chiave, vedremo», dice il responsabile economico della Margherita Enrico Letta. Il Professore non si farà frenare dai silenzi freddi dei leader sulla sua ipotesi, né dalle prime esplicite critiche di Margherita e Quercia, né dai dubbi degli aspiranti governatori. Ovviamente, l´obbiettivo principale dell´ex presidente della Ue è la riproposizione della lista unitaria ovunque o quasi. Per andare avanti nel progetto e per non uscire sconfitto dalle prima partita dopo il suo ritorno. Se Uniti nell´Ulivo facesse capolino solo in poche regioni, non sarebbe un passo falso per chi l´ha creata e sponsorizzata fino all´ultimo?
Se oggi Dl e Ds sembrano compatti nelle loro perplessità, lunedì potrebbero tornare a dividersi. Piero Fassino ha già fatto sapere che si presenterà al vertice con tabelle, percentuali e cifre regione per regione. Vuole che si lavori davvero sui numeri per vedere dov´è più forte la lista unitaria e dove lo sono invece i partiti divisi. I Ds sono pronti a insistere su Uniti nell´Ulivo, è il messaggio. Si sa che per la Margherita il problema è un altro e va oltre le convenienze locali: evitare di ripetere l´esperienza delle Europee, una seconda prova infatti sarebbe solo il prologo del partito unico, lo spauracchio di Francesco Rutelli e Franco Marini. Il punto è questo.
Prodi parlerà della lista anche sabato, nella manifestazione del Palalido? È probabile che concentri tutto il suo discorso sulla crisi economica del Paese, sulla Finanziaria del governo Berlusconi e sulle prospettive del centrosinistra. Sicuramente l´argomento sarà ripreso nel vertice di lunedì e non sarà solo un accenno com´è avvenuto lunedì scorso. Il Professore non vuole forzare i partiti, ma chiede risposte dirette ai leader della federazione, non solo silenzi. E al tema dei simboli è legato quello delle candidature, altro nodo del centrosinistra. A cominciare dall´aut aut posto da Clemente Mastella e dal problema della regione Puglia dove Rifondazione reclama un candidato.
Il congresso costitutivo del Partito democratico europeo, che si apre oggi a Bruxelles, poteva essere l´occasione per un faccia a faccia tra Prodi e Rutelli. Ma il primo, nominato presidente onorario del Pde, non ci sarà, ha fatto sapere agli organizzatori che è a casa malato. Il secondo invece è già nella capitale belga e parteciperà ai lavori. L´appuntamento dunque è saltato.