11 Agosto 2004
Margherita: Parisi, le preoccupazioni di Cacciari sono le nostre
Le preoccupazioni espresse da Massimo Cacciari su Repubblica di oggi circa le derive della Margherita sono esattamente le nostre. Del resto, già nei giorni immediatamente seguenti le elezioni, Cacciari espresse “dubbi radicali” su una linea di Margherita che non investiva adeguatamente sul processo unitario inaugurato dalla lista “Uniti nell’Ulivo”, tradendo così gli elettori che l’avevano votata. E’ l’ennesima riprova di un nodo politico reale è di prima grandezza che taluni, per ragioni di comodo hanno attribuito alla fantasia e alle fisime dei cosidetti prodiani.
Il monito di Cacciari è doppiamente significativo: sia perchè egli, non da oggi, è tra gli interpreti più acuti e tavolta impazienti di una positiva domanda di innovazione politica nel nostro campo; sia perchè è persona tra le più informate sulla ragione sociale e sulla missione politica di Margherita, essendo egli tra i precursori e tra le personalità costituenti di essa. Pochi come Cacciari, sono in condizioni di misurare la fedeltà di Margherita al patto e al progetto originario: quello di un partito per davvero nuovo, che può crescere e rafforzare se stesso nel mentre si adopera per far crescere e rafforzare l’Ulivo.
La Margherita è a fronte di un bivio: prendere sul serio i problemi posti da Cacciari o volgere lo sguardo all’indietro verso i moduli propri di partiti vecchi e di prospettive anguste e subalterne. E’ chiara la nostra opzione ed è appunto un chiarimento al riguardo di tale alternativa ciò che noi da giorni chiediamo.