La Margherita sarà a due cifre. Non lo dicono i sondaggi ma «i nasi» di Arturo Parisi e di Pierluigi Castagnetti, che assicurano: «Soldi per i sondaggi non ne abbiamo, ma ci fidiamo del nostro naso che ci sta dicendo che le cose vanno bene. Datamedia ci attribuisce il 10,5%, se si considera che per sua stessa ammissione Datamedia è diretta da un militante del Polo, vuol dire che siamo al 15». L’appuntamento per l’incontro con i cronisti è ai Giardini Margherita. Alle spalle dei due leader c’è la bandiera con la Margherita e la scritta «democrazia e libertà». Parisi scherza: «Quale posto migliore, per parlare della Margherita, dei giardini che portano il suo nome? A parte le considerazioni di colore, la politica si affida ai simboli: riconoscerci in un fiore serve a evocare la nostra voglia di guardare al futuro, a identificarci in una prospettiva. La Margherita è il fatto più nuovo della politica italiana». Con Parisi e Castagnetti ci sono i coordinatori regionali dei Democratici e del Ppi, Albertina Soliani, che corre al Senato nel collegio 12, e Marco Barbieri, oltre ad alcuni candidati.