13 Ottobre 2005
Incostituzionale per questi tre motivi
Autore: Sergio Mattarella
Fonte: Europa
Governo e maggioranza hanno tentato di modificare in extremis la proposta di riforma elettorale. Ma quelle modifiche non hanno risolto i problemi di incompatibilità con la Costituzione. Anzi, i problemi sono rimasti e si sono aggravati. Ne ricordo soltanto tre. Per quanto riguarda il senato, vi sarà un premio regionale. Chi arriva primo avrà il 55 per cento dei seggi: una coalizione prenderà tale premio in Lombardia; un’altra in Campania; un’altra ancora in Emilia-Romagna; più avanti, forse nelle prossime elezioni, qualcun altro, con una terza coalizione, in Piemonte, chissà? Ciascuna regione, separatamente, avrà un premio di coalizione per chi arriva primo nella stessa regione. Questo non si può fare! Un premio di maggioranza, che sacrifica l’uguaglianza del voto, può essere previsto per un valore che sia rilevante secondo la Costituzione, ossia la governabilità, ma i premi regionali alle coalizioni che, in ogni singola regione risulteranno prime per numero di voti, non assicurano la governabilità; al contrario, potrebbero provocare maggioranze diverse tra camera e senato e potrebbero determinare al senato il conseguimento di un maggior numero di seggi a chi ha avuto meno voti. Questo non si può fare! L’uguaglianza del voto non può essere sacrificata per premi di coalizione che non hanno alcun fondamento né perseguono alcun valore costituzionalmente rilevante. Secondo profilo di incostituzionalità: le soglie di sbarramento. La soglia di sbarramento sacrifica l’uguaglianza del voto, ma si può prevedere a parità di condizioni e con ragionevolezza, secondo la Costituzione. Vi sono, in questa proposta di riforma, sei dico sei diverse soglie di sbarramento: alla camera il dieci, il due o il quattro per cento, a seconda delle diverse ipotesi; al senato il venti, il tre o l’otto per cento. Si aggiunge ora il recupero del miglior perdente migliore sotto il due per cento , come nei campionati di calcio! Ciò aggrava la mancanza di ragionevolezza di questa proposta anche con riferimento alle soglie di sbarramento. Si altera la parità di voto e di uguaglianza di condizioni in maniera assolutamente irragionevole. Si tratta di un secondo grave profilo di incompatibilità con la Costituzione. Terzo motivo. Secondo la riforma del centrodestra se in una regione con una grande frammentazione di voti nessuna coalizione raggiunge il venti per cento, o nessuna lista arriva all’otto, tale regione non avrebbe senatori perché nessuno raggiunge dette soglie di sbarramento? Una regione frammentata oggi o in un futuro dove le coalizioni non raggiungono il venti per cento dei voti, o le liste non arrivano all’otto e non ottengono alcun seggio, non avrà senatori?