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8 Maggio 2001

In rete il programma della destra: grandi opere e contratti regionali

Fonte: la Repubblica


ROMA – Silvio Berlusconi venerdì prossimo non farà annunci sul futuro di Mediaset, non comunicherà l’intenzione di vendere l’azienda televisiva. Il Cavaliere lo ha escluso ieri sera durante la trasmissione tv “Sfida avvelenata” di Studio aperto. Secondo Berlusconi la sua «era semplicemente una battuta in risposta ad una domanda di un giornalista». Berlusconi ha spiegato anche di non aver mai parlato di un’azienda che deve restare in famiglia. «Mediaset è un patrimonio del Paese ha detto il leader di Forza Italia e non credo che prima delle elezioni si possa dare una soluzione traumatica. Io ho però sempre detto che nei primi 100 giorni di governo darò una risposta concreta al problema del conflitto di interessi: sarà risolto». Un chiarimento che arriva nel giorno in cui sul sito Internet di Forza Italia è apparso il programma elettorale del centrodestra. Ecco le principali proposte.
FISCO Esenzione totale per i redditi intorno ai 22 milioni; aliquota del 23 per cento per i redditi sino a 200 milioni; aliquota massima del 33 per cento per i redditi superiori ai 200 milioni e per le società; riedizione della legge Tremonti; abolizione della tassa sulle successioni; abolizione della tassa sulle donazioni. Inoltre, «contrasto all’evasione basato anche sulla possibilità di stipulare un “contratto preventivo” per i piccolo operatori: si definisce con il fisco l’imponibile giusto per 3 anni e poi si lavora, si produce, si crea occupazione, senza obblighi ormai inutili di contabilità fiscale (scontrini, ecc.)».
OCCUPAZIONE Il programma prevede di «innalzare drasticamente il nostro tasso di occupazione di almeno 10 punti (pari a 2 milioni di occupati)» con «l’impegno di creare almeno 1 milione e mezzo di nuovi posti di lavoro nei 5 anni di governo»: obiettivi da «attuarsi sempre con il coinvolgimento delle parti sociali». È prevista anche , «l’adozione della devoluzione regionale per la contrattazione collettiva» . Gli effetti della politica fiscale, secondo le previsioni della Casa delle Liberta, dovrebbero portare ad una crescita del Pil del 4 per cento.
PENSIONI E TFR «Lo smobilizzo e la liberalizzazione del Tfr (attraverso una intesa tra le parti sociali e il riconoscimento del diritto individuale del lavoratore di richiederne l’utilizzo a fini di previdenza privata) sono gli strumenti necessari per fornire risorse ai fondi pensione, ma devono essere compensati da una riduzione del prelievo obbligatorio». Il programma del centrodestra in materia prevedenziale prevede anche la «parità di condizioni (anche sul piano della libertà d’adesione) tra fondi chiusi, fondi aperti e piani pensionistici individuali». Altro obiettivo: la rimozione completa del divieto di cumulo pensionereddito da lavoro. Il programma, al capitolo pensioni, prevede inoltre l’integrazione fino a un milione di lire per 13 mensilità dei trattamenti percepiti, a titolo di previdenza e assistenza, che, nel complesso, non raggiungono tale livello. Gli estensori spiegano che «nel realizzare gradualmente tale obiettivo si terrà conto prioritariamente delle condizioni reddituali delle famiglie e dell’età anagrafica».
SANITA’ La Casa delle libertà vuole introdurre il “buono salute” per prestazioni pubbliche o private. «Assicurare al cittadino il “buono salute” sostiene il programma in modo che possa usufruirne in modo singolo o associato, in mutue o fondi, per acquistare servizi e prestazioni dalle strutture, pubbliche o private, che glieli forniscono al minor prezzo e nel modo più qualificato». Il centrodestra punta inoltre a «riformulare le modalità di pagamento dei servizi in modo da non far pagare nulla ai cittadini indigenti e invece in modo da far pagare il giusto ai cittadini che possono pagare, con deducibilità fiscale sia per le spese che per le assicurazioni».