12 Maggio 2005
Consob boccia la scalata ad Antonveneta
Autore: G.Pons, F.M.Signoretti
Fonte: La Repubblica
MILANO – «Posso solo dire che è stata una decisione presa all´unanimità», ha detto il presidente della Consob Lamberto Cardia dopo la pronuncia dell´Authority che certifica l´azione di concerto tra la Bpl, Emilio Gnutti, i fratelli Lonati e Danilo Coppola. Il consenso dei commissari arriva verso le 20,30 di martedì sera ma il percorso non è stato facile. Tre mesi di indagini, con tanto di ispezione negli uffici della Lodi e audizioni dei diretti interessati, fino alla cesellatura del documento finale per non incorrere negli strali del Tar. Nel mezzo la volontà di dare un segnale al mercato e alla comunità finanziaria internazionale, così da restituire all´Italia una parte di quella credibilità persa nei mesi scorsi.
L´atto di "accertamento" allegato alla delibera, benché basato su un processo logico-induttivo di cui la Consob si è servita già in passato, propone una ricostruzione attendibile di una mega-speculazione sui titoli Antonveneta che ha coinvolto almeno 38 persone. «Gli acquisti di azioni Antonveneta, quasi interamente finanziati da Bpl, avvenuti con tempi e modalità comuni, tra dicembre 2004 e febbraio 2005 sono stati realizzati nell´ambito del descritto progetto di Bpl e sulla base di una proposta, direttamente o indirettamente formulata dalla stessa Bpl a tutti i soggetti che hanno operato. Ciò consente di affermare l´unitarietà e la strumentalità al progetto Bpl dell´operazione». Per dar corpo al suo progetto di conquista Gianpiero Fiorani seleziona una serie di soggetti che possono fare al caso suo. «Si tratta di imprenditori agricoli e industriali, immobiliaristi con esperienze in investimenti stabili in grandi imprese quotate, e trader individuali già clienti della Bpl».
Una prima categoria è costituita da 18 soggetti considerati "vicini a Gnutti" (da Lonati a Marinelli, da Bertoli a Bossini a Marniga), ed entra nel gioco esclusivamente per realizzare una corposa plusvalenza. I 18 soggetti ricevono dalla Bpl un finanziamento complessivo di 552 milioni di euro con cui acquistano, tra il 14 dicembre e il 25 febbraio, il 9,48% del capitale Antonveneta. Altri 12 soggetti, imprenditori vicini alla Lodi come Bersani, Besozzi, Conca, Corrada, Dora, ricevono 291 milioni di finanziamenti per acquistare il 4,75% di azioni Antonveneta. Questi soggetti in aprile venderanno i titoli alla Bpl e alla Fingruppo realizzando un guadagno nell´ordine del 25%.
Poi si passa agli immobiliaristi: nel mirino della Consob rientrano la Magiste di Stefano Ricucci, la Pacop e la Tikal Plaza di Danilo Coppola, la GB Finanziaria del gruppo Bonifaci, la Gefip di Vito Bonsignore. «Si tratta di soggetti che rispondono a proprie specifiche strategie di investimento scrivono i funzionari nel documento In alcuni casi la scelta, identica, è di vendere. Altri decidono di non vendere o di riacquistare e sembrano assumere una posizione stabile propria». Singolare, per esempio, il caso di Ricucci. La sua Magiste International in gennaio e in aprile acquista azioni Antonveneta tramite la Bpl e la Banca Intermobiliare. Nello stesso periodo i prestiti ricevuti da Fiorani lievitano, da 160 a 450 milioni di euro, «tuttavia i finanziamenti in questione non risultano strettamente correlati agli acquisti effettuati». Poi Ricucci va in assemblea e vota la sua lista di consiglieri evitando così il coinvolgimento nel "concerto". Per la Consob «il comportamento tenuto da tale soggetto non risulta omogeneo a quello degli altri».
Diversa la situazione di Coppola. Riceve finanziamenti da Bpl per l´acquisto di azioni Antonveneta, le vende e guadagna, poi le riacquista, si presenta in assemblea e si astiene. Per la Consob «ha aderito al patto probabilmente già dal momento del suo originario acquisto ma comunque quantomeno il 18 aprile 2005». La posizione più delicata è quella di Gnutti e della finanziaria Fingruppo. Il momento in cui l´adesione al patto diventa evidente è il 18 aprile, quando il «cda Fingruppo su proposta di Gnutti decide di non vendere e di operare un rilevante acquisto di altre azioni Antonveneta affidandone a Gnutti stesso la realizzazione e dunque dandogli piena legittimazione a perseguire, per conto della società, il suo disegno unitario con Bpl». La conclusione lascia pochi spazi ai dubbi: dal 18 aprile vige un patto tra Bpl, Gnutti, Gp Finanziaria e Fingruppo che «prevede l´acquisto di azioni Antonveneta in forma concertata» e che ha come effetto «l´esercizio anche congiunto di un´influenza dominante sulla medesima Antonveneta».