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22 Luglio 2012

CRISI: PARISI. NON È TEMPO DI FERIE. SI CHIUDANO IN UNA STANZA I CAPIPARTITO.ED ESCANO SOLO CON UNA NUOVA LEGGE ELETTORALE 



“Molti esponenti politici congetturano oggi sul calendario politico e parlamentare dei prossimi sei mesi, cioè a dire su come usare o se addirittura ridurre i poco più di 100 giorni utili che al massimo ci separano dalla indizione dei comizi elettorali dell’inizio di febbraio. Tutti riconoscono che risolvere il nodo della legge elettorale è la precondizione fondamentale per ognuna delle sequenze ipotizzate. I più imprudenti arrivano a dire che la nuova legge dovrebbe essere approvata in un ramo del Parlamento entro il 10 agosto prima delle ferie. Nessuno ha tuttavia il coraggio di riconoscere che questo è possibile alla sola condizione che tutti i capi partito, compreso Berlusconi, ripeto, compreso Berlusconi, si chiudano in una stanza e ne escano solo facendosi da parte e affidando definitivamente la decisione al Parlamento da impegnare nel caso per tutto agosto.

Non è tempo di ferie.

 

Cosa aspetta Bersani a prendere una iniziativa? Gli ricordiamo che già mesi fa assieme a Casini ci aveva assicurato di avere raggiunto un accordo, senza neppure degnare di uno sguardo la proposta del comitato referendario di tornare al Mattarellum. Glielo chiediamo ancora una volta dando voce al 1.200.000 cittadini ai quali sia Bersani che Casini per non parlare di Alfano avevano negato la loro firma anche con l’argomento che quella non era una questione da affidare ai cittadini ma da lasciare al Parlamento.”