ROMA- “Esiste il giorno ed esiste la notte, esiste la scena e il retroscena…”. Arturo Parisi, a “Repubblica Radio”, cerca di spiegare il perche’ delle primarie nell’Unione, dopo che questa ipotesi era stata scartata all’indomani delle elezioni regionali. “Si discute di tutto- nota- anche se i tempi si immaginavano scaduti. Qualcuno ha continuato a ragionare
in ordine all’opportunita’, all’adeguatezza di quella che e’ la linea di Prodi. In questo contesto era evidente che dovevano ‘tornare alla casella numero tre’: diamoci un taglio, una risposta definitiva. E questa risposta non possono darla che i cittadini”. Non c’e’ stata, insomma, sottolinea il leader della corrente prodiana della Margherita, “una risposta corale e sicura” alla domanda su chi sia il leader dell’Unione.Parisi torna a esprimere perplessita’ sulla candidatura di Clemente Mastella: “Una volta che si aprono le primarie- dice- ognuno ha il diritto di presentarsi.
Naturalmente – aggiunge – bisogna che ci sia qualcosa da rappresentare, quindi l’argomento di Mastella (Prodi non e’ di centro) vale quanto quello di Bertinotti. Normalmente – aggiunge Parisi – le primarie sono tanto piu’ vere quanto piu’ veri sono i candidati che si presentano, e i candidati sono veri non solo se esistono, ma se pensano di competere immaginando, e chiedendo ai cittadini, di essere designati alla carica di presidente del Consiglio, per la quale le primarie sono indette”.