22 Settembre 2005
Siniscalco: Parisi, dimissioni confermano regola legislatura
ROMA – ”Di che cosa ci meravigliamo? Pur nella loro gravita’ eccezionale, le dimissioni del Ministro dell’Economia, che, secondo le intenzioni della Cdl dovrebbero portare a tre i titolari che si sono avvicendati alla guida del Ministero,confermano quella che in questa legislatura e’ stata una regola”. Lo afferma in una nota il presidente dell’assemblea federale della Margherita, Arturo Parisi, secondo il quale ”alla stabilita’ della premiership la Casa della Liberta’ ha infatti associato una instabilita’ ministeriale che richiama alla mente i momenti peggiori della prima repubblica”.
”Anzi, si dovrebbe dire che la stabilita’ della premiership – prosegue Parisi – e’ stata pagata al prezzo della instabilita’ ministeriale. Non e’ infatti la forza della premiership all’origine di questa instabilita’, ma semmai la sua debolezza: la sua incapacita’ di risolvere i nodi incontrati dalla azione di governo e le contraddizioni nella maggioranza, naturalmente all’infuori delle questioni attinenti ai personali interessi privati del premier. Tralasciando il cambio di governo col varo del Berlusconi 2, a riprovarlo basti la considerazione delle vicende che hanno segnato in questa legislatura i ministeri guida, cominciando col Ministero degli esteri, che ha avuto finora ben quattro titolari, rispetto alla scorsa legislatura nella quale pur nel cambiamento del premier il titolare e’ stato sempre lo stesso”.
”Di fronte alla ulteriore riprova delle dimissioni di Siniscalco – conclude Parisi – gli italiani sanno che cosa li attenderebbe per il futuro se Berlusconi dovesse restare al governo, per ogni giorno in piu’ che Berlusconi resta al governo”.