ROMA – ”La beatificazione di Antonio Rosmini, e’ un evento storico, che segna profondamente, la Chiesa italiana e il cattolicesimo nazionale negli anni a venire”. Lo afferma il ministro della Difesa Arturo Parisi.
”Beatificare un cattolico-liberale come Rosmini significa sancire, nel piu’ vasto e pluralista cattolicesimo nazionale, non solo la legittimita’ di un vissuto religioso, di un percorso culturale, di una vicenda storico-civile, ma ritenere che quegli ideali, quella modalita’, quei significati siano stati e siano tutt’oggi parte essenziale del cattolicesimo italiano; anzi, che essi siano un punto di riferimento per tutto il cattolicesimo: quello passato e quello futuro”.
”Antonio Rosmini- prosegue Parisi- e’ stato il profeta del rinnovamento della Chiesa e della societa’ civile nazionale. Le due cose tra loro distinte e tuttavia profondamente intrecciate. Egli ha inteso la riforma della Chiesa come via per rendere piu’ autentica la testimonianza del cristiano nella moderna societa’ civile. Si tratta di una cultura cattolica, riformatrice e popolare, illuminata e intransigente assieme. Quell’itinerario culturale e spirituale da Rosmini, e poi attraverso Manzoni e altre solitarie e contrastate figure del nostro cattolicesimo, giunge fino a Montini e a quella particolare visione del rinnovamento cristiano che ebbe parte significativa nel piu’ ampio rinnovamento della Chiesa sancito dal Concilio Vaticano II. Di quella sapienza culturale, di quella trasparente coerenza di fede, di quella responsabilita’ civile- conclude- oggi sentiamo tutti piu’ che mai il bisogno”.