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6 Aprile 2014

RIFORME: PARISI, I PROFESSORONI COMPLICI DI STALLO POLITICO.
Ansa

ROMA, 6 APR 13:10 – I professoroni? “Molto” dello stallo politico degli ultimi 20 anni e’ dovuto a loro, “ma non avrebbero contato niente, se la loro saggezza e la loro memoria non fossero state messe al servizio di una politica che, dopo la rottura del 1993, ha lavorato in questi anni per la continuità o forse per la restaurazione”.

Cosi’ Arturo Parisi, intervistato dalla Stampa, torna sulle critiche alla riforma del Senato e sottolinea: “sarebbe una iattura continuare a indebolire la capacita’ di decisione del Parlamento con la ingiustificata sopravvivenza di doppie decisioni”.

Sempre sulle riforme, Parisi bolla pero’ come “inaccettabile” l’ impossibilita’ per gli elettori di scegliere i propri deputati.
“Come potrebbe un Presidente non eletto in modo diretto, governare un Paese senza il controllo di parlamentari forti di una propria autonoma investitura? Questo e’ il peccato più grave dell’ Italicum.

“Spero – continua l’ ex ministro della Difesa – ci si renda conto che con una sola Camera eletta, i deputati non possono essere nominati. Cosi’ come non e’ accettabile riservare al presidente della Repubblica la nomina di piu’ di un sesto dei membri del nuovo Senato”.

Alla domanda su quale sia il passaggio decisivo per il premier Matteo Renzi risponde: “decisivo sara’ sempre il passaggio che ogni volta lo attende nell’ immediato. A differenza di chi dava l’ idea di poter rinviare al domani ogni partenza, mi sembra che Renzi preferisca anticipare ad oggi la partenza lasciando l’ arrivo al domani”.
E riflette sugli avversari del premier: “dentro il Palazzo” sono “sempre meno quelli dichiarati. Troppi quelli che osservano muti le sue difficoltà'”.

(ANSA).

Y80-PNZ
06-APR-14 13: 10 NNN