3 Marzo 2007
Referendum: intese con chi condivide obiettivi
“Credo che nessuno possa permettersi di sottovalutare le aperture al dialogo sulla riforma legge elettorale che ieri sono emerse nel corso del dibattito parlamentare. Ma come dice Casini vedo anche io attorno troppa confusione e sento come lui la necessità che tutti si chiariscano le idee”. E’ quanto dichiara Arturo Parisi, tra i promotori del referendum elettorale.
“Nessun dialogo – continua Parisi – può fare infatti alcuna strada se non muove dalla profonda condivisione della necessità ed urgenza di mettere mano alla riforma della legge che anche i suoi promotori hanno definito una “porcata”, e che ieri Berlusconi ha dichiarato di essere disposto a migliorare come se le porcate potessero essere migliorate e non semplicemente abrogate”.
L’ulivista Parisi, aggiunge: “Ciò di cui il dialogo necessita è tuttavia ancora più la condivisione degli obiettivi e dal mio punto di vista della condivisione della necessità che la legge elettorale assicuri al Paese un governo fondato sulla scelta dei cittadini e non invece su una scelta delegata ai rappresentanti”.
Infine il maggior sostenitore del sistema bipolare conclude: “Ed è qui che ho difficoltà a capire come ad un dialogo di questo tipo ad un dialogo ispirato cioè ad una democrazia governante possa essere interessato uno come Casini che del ritorno al proporzionale è stato di certo, da leader dell’Udc il primo promotore, e da Presidente del Camera il sostenitore più operoso proprio in nome di una concezione delegata della democrazia della quale è da sempre il sostenitore più coerente”.