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22 Giugno 2005

Primarie: Parisi, leader Unione scelto dai cittadini

Autore: Arturo Parisi
Fonte: ASCA

 Roma – Le primarie che l’Unione, la coalizione di centrosinistra svolgera’ l’8 e il 9 ottobre, saranno aperte, nel senso che si rivolgeranno a tutti i cittadini che intendono votare il centrosinistra alle elezioni politiche.

Condizioni minime saranno l’iscrizione in registri di elettori che saranno poi resi pubblici e il pagamento di una piccola quota economica. Lo spiega Arturo Parisi, il presidente dell’Assemblea federale della Margherita, dicendo che le regole delle primarie le aveva scritte anche per le regionali e che erano state messe da parte quando si parlava di lista unica dell’Ulivo.

Ora, secondo Parisi, queste primarie serviranno a dare al candidato premier una legittimazione piu’ larga dei partiti della coalizione e a permettere anche una partecipazione dei cittadini che andra’ oltre i soli iscritti ai partiti.
            
D – Come saranno le primarie che si svolgeranno nell’Unione all’inizio di ottobre?
PARISI: ”La riunione dei segretari dell’Unione ha deciso di muoversi nel solco delle decisioni gia’ prese. Decisioni la cui attuazione era stata sospesa, superata dalle valutazioni dopo il successo alle elezioni regionali e che ora vengono riproposte con la scelta di tornare sul discorso che era stato abbandonato. La decisione e’ stata quella di dar luogo a primarie aperte a tutti i cittadini del centrosinistra. Primarie che muovono dal riconoscimento che il premier e il leader della coalizione e’ un riferimento comune di tutto il centrosinistra e in base ad una scelta che viene affidata ai cittadini e non a uno o due partiti”.

D – Da questo si puo’ dire allora che non si tratta di primarie tradizionali, per designare un candidato, quanto per conferirgli una valenza politica che non puo’ piu’ ricevere con una lista unitaria.
PARISI: ”Il problema politico e’ quello di assicurare al candidato quella forza che viene dalla legittimazione popolare, da una legittimazione che non e’ mediata dai partiti, ma affidata direttamente alla scelta degli elettori.
Quella forza di cui il candidato e il premier non dispone nel nostro ordinamento e che l’Ulivo aveva cercato di surrogare attraverso la costruzione di un soggetto che all’interno di una coalizione di partiti svolgesse quella funzione di ‘pivot’, di baricentro o di ponte, stabilizzando la coalizione unendola su un progetto di lunga durata”.

D – Ci sara’ bisogno di garanzie per evitare inquinamenti e infiltrazioni che si dice siano state tentate in Puglia alle regionali. A quali meccanismi si potra’ ricorrere?
PARISI: ”Deviazioni e irregolarita’ che ho sentite denunciate in Puglia, le considero del tutto marginali.
Comunque sia credo che gli strumenti piu’ semplici siano anzitutto nella articolazione massima dei seggi di voto. Solo nei seggi dove la comunita’ si conosce e’ piu’ difficile dichiararsi elettori di centrosinistra se poi non lo si e’.
Resta comunque il fatto che il rischio di una dichiarazione falsa esiste sempre.
Diversi meccanismi assicurerebbero solo casi di plateali trasgressioni di persone che sono notoriamente del centrodestra e che invece si presentano a votare alle primarie del centro sinistra. Un rischio che sara’ attenuato dal fatto che le persone che si presenteranno sanno che le loro dichiarazioni di voto saranno rese pubbliche e poi c’e’ anche la previsione di un contributo economico che puo’ funzionare da deterrente per tenere lontani dalle primarie i perdigiorno. Non terrebbe lontano chi con determinazione si proponesse il falso e la truffa, ma certo una determinazione piu’ larga e organizzata diventerebbe costosa”.
            
D – Da una comparazione con i sistemi europei, si evidenzia che le primarie sono adottate dai partiti di sinistra e non dalla destra. Secondo lei perche’?
PARISI: ”Direi che in generale la sinistra considera la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini un valore qualificante a cui peraltro lega la sua identita’. Per la destra evidentemente e’ piu’ un optional!”.