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27 Giugno 2007

Pd. Parisi: prima il partito e poi viene il leader

Fonte: Asca

Roma – ”Personalmente ritengo che noi abbiamo bisogno di un partito. Che la
scommessa che si e’aperta e’ quella della costruzione di un partito che
sceglieun leader e non di un leader che sceglie un partito”. Nonrinuncia ai
toni polemici il ministro della Difesa, ArturoParisi per commentare la
discesa in campo di Walter Veltronialla guida del Partito Democratico. La
sua e’ una riflessioneche parte da lontano: da 7 anni fa quando, ricorda,
”proprioda Torino mi arrivo’ un sonoro ‘no’ alla costruzione di unpartito nuovo
che muovesse dallo sciogliemnto dei partitiesistenti, i Democratici di cui
ero segretario e i Ds di cuiera segretario proprio Veltroni”.  

Parisi
ricorda poi il percorso seguito fin qui per laformazione del Pd che ”prima
immaginava la fondazione di unpartito e poi che si avanzasse in candidatura
agli elettori,sapendo che questo appuntamento ci attende tra 4 anni.
Ladinamica che si e’ messa, invece, in moto sembra rovesciarela sequenza –
aggiunge Parisi – sembra cioe’ orientato ascegliere il candidato, come il
candidato per le elezioni, ea partire da questo riconoscerlo come leader del
partito”.  

Parisi spiega poi la sua posizione: ”Personalmente hoposto
solo il problema di una competizione credibile e realeche e’ data
dall’esistenza di candidati che si confrontanoalla pari senza che alle
spalle di uno invece che alle spalledell’altro ci sia un apparato dei
partiti”. Un percorsoquesto che si fonda, secondo il ministro della
Difesa,”sulla base di regole che consentano agli elettori discegliere,
insime ai candidati, le linee di cui i candidatistessi si fanno promotori e
le liste che, insieme aicandidati, rappresenteranno queste idee
nell’assembleacostituente che ci attende il 14 ottobre”.   Infine un
giudizio sulla candidatura alla leadership del Pd di Enrico Letta.

”Di tutto
– dice Parisi – abbiamobisogno tranne che di proposte testimoniali. Mentre
apprezzouna eventuale discesa in campo di Letta, mi rivolgo  con glistessi
termini a Veltroni. Mi appresto ad ascoltare conattenzione la proposta che
da lui verra’ proprio daTorino”.