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1 Ottobre 2007

Pd: Parisi, da Franceschini accuse infondate e nessuna risposta politica

'Chiedere chiarimenti sul ticket non è né provocatorio né offensivo'
Fonte: Adnkronos

Roma – “Chiedere a che cosa risponde il ticket” non e’ “ne’ provocatorio ne’ offensivo”, ma e’ “un chiarimento politico indispensabile per capire quale idea di partito” abbiano in mente il ticket Veltroni-Franceschini. Arturo Parisi, ribatte cosi’, parlando all’ADNKRONOS, a Dario Franceschini. Il capogruppo dell’Ulivo ha infatti accusato il ministro della Difesa di aver “passato il segno” dopo le sue ultime critiche a come si sta costruendo il Pd, “un partito – ha detto ieri Parisi – che sappiamo gia’ organizzato con una struttura di corrente, e, ancor peggio di correnti ereditate dal passato”.

Il ministro della Difesa replica a Franceschini dicendo che le sue sono “accuse infondate” e che “sarebbe meglio rispondesse a domande fondate” partire da quella che “lo riguarda personalmente considerato che, a quanto vedo, continua a presentarsi come candidato ad una carica inesistente”, ovvero quella di ‘numero due’ in ticket con Walter Veltroni.

“Non capisco proprio -osserva Parisi- di che cosa parli Franceschini. Se oltre ai titoli leggesse anche gli articoli o, non potendo leggere gli articoli, leggesse bene almeno i titoli, saprebbe che quel che ho da dire sulle primarie l’ho detto e lo vado ripetendo con puntualita’ senza mai cedere all’insulto”. “A cominciare dalla domanda – prosegue Parisi rivolto a Franceschini- che lo riguarda personalmente considerato che, a quanto vedo, continua a presentarsi come candidato ad una carica inesistente alla quale, anche chi volesse sostenerlo, non saprebbe come votarlo. Chiedere a che cosa risponda il ticket, in un partito del quale nessuno conosce lo statuto perche’ appunto deve essere ancora eletta l’assemblea che lo deve elaborare, non e’ infatti ne’ provocatorio ne’ offensivo”.

Chiedere ‘lumi’ sul ticket corrisponde, prosegue il ministro della Difesa, alla richiesta di “un chiarimento politico indispensabile a capire quale idea di partito guidi la proposta del
candidato e della lista ‘ufficiale’. La risposta alla domanda banale sul perche’ sia stato inventato il ticket e sulla funzione alla quale il ticket dovrebbe assolvere nell’immediato futuro, ci potrebbe infatti aiutare -conclude Parisi- a capire piu’ cose di ogni discorso generale: sul cammino fatto e su quello che non abbiamo voluto fare”.