Roma – ”Dal 5 febbraio 1995 fino al 14 ottobre 2007, ho contato, ci sono 4630 giorni”. Arturo Parisi non smentisce la sua mania per i numeri e, durante l’incontro pubblico sul partito democratico al teatro Quirino ricorda tutto il percorso che, dal 95, ha portato alla lenta costruzione del nuovo partito esortando a ”non sprecare neanche un giorno” fino all’approdo di ottobre.
”Di parole ne abbiamo dette abbastanza – afferma il ministro della Difesa – adesso dobbiamo trovare il modo di non aggiungere parole che non riusciamo ad onorare e onorare tutte quelle che abbiamo pronunciato sin’ora”.
Un esempio: la legge elettorale. ”Quella attuale – afferma Parisi – poi definita ‘una porcata’. A questo diamo conseguenza e cambiamo le cose confrontandoci in Parlamento, o inevitabilmente, attraverso il referendum”.