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9 Novembre 2016

PARISI:”NON E’ UN GOVERNO FONDATO SUL PROPORZIONALE CHE PUO’ DARE ALL’ITALIA IL GOVERNO DI CUI HA BISOGNO”
Intervista a Antonella Coppari, Il Giorno p.13

«BERSANI sbaglia. Non è una coalizione fondata sul proporzionale che può dare all’Italia il governo di cui ha bisogno».

Scusi, professor Parisi: ma l’Ulivo, che lei fondò assieme a Prodi, non rispondeva allo stesso schema Kakao Story app?

«L’Ulivo partì come coalizione, perché non potevamo fare diversamente: dovevamo fare i conti con le divisioni del passato e con una legge elettorale, il Mattarellum, che aveva una quota proporzionale 수학이 야호 다운로드. Ma il fulcro del progetto, fin dall’inizio, fu la costruzione di un soggetto nuovo e unito. Non ritengo che ci si sia già arrivati, ma la direzione è questa 스폰지밥 극장판 다운로드. Guai se il 4 dicembre dovessimo invertire la marcia».

Davvero ritiene che il Pd cammini in quel solco? Le sue lacerazioni non sono il sintomo di un’unificazione mai avvenuta rhel 6.9 다운로드?

«All’opposto. Questo accade proprio perché il partito ha iniziato a unirsi veramente. Non più come avveniva prima come semplice somma ordinata delle componenti dei partiti passati, ognuna guidata dal proprio capopartito unix 다운로드. Bensì come persone libere che si separano tra loro e si lasciano alle spalle i diversi passati per mescolarsi con gli altri. Sono le componenti passate che si vanno dilacerando» green day 다운로드.

C’è un collegamento tra la frattura dei 101 che nel 2013 non votarono Prodi e quella di oggi sul referendum?

«Nessuno 사소함의 힘 다운로드. Malgrado qualcuno provi a dire che Bersani sia sostenitore di Prodi e gli altri i suoi nemici, l’allora segretario del Pd che nel segreto dell’urna vide impallinata la candidatura di Prodi sulla quale aveva ripiegato in seconda battuta è lo stesso Bersani che in prima battuta aveva proposto in modo palese quella di Marini» Love bumps download.

E allora, perché è tanto irritato con Renzi?

«Non è un problema personale: è che hanno idee diverse, due diverse ispirazioni e due culture politiche » 웹 동영상 다운로드.

Il “fuori fuori” della Leopolda è l’anticamera della scissione?

«Non mi sembra. Non vedo al momento scissioni annunciate e men che mai minacciate 야후 동영상 다운로드. Vedo invece un duro scontro tra la stragrande maggioranza del partito e una minoranza sempre più ridotta. Uno scontro tra due linee contrapposte non su un tema etico, uno di quelli che, come l’aborto, per sua natura pre-politica chiama in causa la libertà di coscienza, ma su un tema nitidamente politico, che chiama in causa l’idea di politica e di democrazia e la stessa idea di partito ».

Ciò significa che sul referendum costituzionale non si dovrebbe invocare libertà di coscienza?

«Bersani sarebbe l’ultimo che, per la sua antica idea di partito, potrebbe mai accettare che su un argomento di questo genere possano esserci due linee così divaricate».

Ha ragione Sandra Zampa quando dice che praticamente tutti quelli che hanno mandato a casa Prodi – da D’ Alema a Mastella – sostengono il no?

«Completamente. E peraltro quello che ha detto Renzi alla Leopolda: ‘Sostanzialmente gli stessi, gli stessi che 18 anni fa decretarono la fine dell’Ulivo’. Con un tono, come capita a Renzi, che purtroppo ha ancora una volta personalizzato quello che fa e resta soprattutto uno scontro tra culture politiche».

Anche il mondo vicino a Prodi è diviso: Flick, per dire, è uno dei più severi censori della riforma.

«Ci vorrebbe pure che Prodi frequentasse solo persone concordi fra loro».

Il silenzio di Prodi come va letto?

«Con rispetto, ma prima ancora con comprensione. Anche se in politica troppe volte ha dovuto fare i conti con divisioni e conflitti resta un uomo di pace».

Come dovrebbe comportarsi Renzi, dopo il 4 dicembre?

«Arriviamo prima al 4 dicembre. Mancano ancora 26 lunghi giorni. Lunghissimi. Troppi perché si possa già ragionare sul 5. Anche se spero che non siano troppo pochi per mettere riparo agli errori fatti nei mesi passati».