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24 Luglio 2005

Parisi su strage egiziana

Autore: Arturo Parisi

La barbara strage di Sharm el Sheik dopo quella di Londra sta a dimostrare che la frontiera del terrorismo non corre tra gli stati, nè tra le nazioni e men che mai tra le religioni, ma attraversa, stati, nazioni e religioni. Guai se la nostra risposta non tenesse conto del fatto che il confine tra il mondo moderno e la reazione al processo di modernizzazione passa tra di noi e spesso dentro ognuno di noi: in Inghilterra come in Egitto, in Spagna come in Irak. Guai se dimenticassimo che la storia del mondo è andata troppo avanti, che la compenetrazione delle storie è troppo estesa ed intensa perch è ci si possa illudere di seguire gli schemi tradizionali dei bombardamenti, delle occupazioni e delle repressioni indiscriminate e attaccare gli altri senza perdere una parte di noi stessi. E’ questo che fa della guerra al terrorismo una guerra più difficile e allo stesso più urgente: una guerra dalla quale nessuno può chiamarsi fuori. Ma allo stesso tempo una guerra che come nessun’altra fa appello alla intelligenza e alla esattezza.