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28 Novembre 2005

Parisi, senza Ulivisti scelta Partito Democratico non è credibile. Mi aspetto gesti distensivi da chi guida il partito

Autore: Arturo Parisi

Io credo che per il bene della Margherita e della coalizione sia opportuno che chi ha maggiori responsabilità nella guida del partito assuma una forte iniziativa di ricomposizione e di coinvolgimento.


Il partito qualsiasi partito non può essere “cosa” esclusiva di qualcuno che esclude chi la pensa diversamente.

Un atteggiamento sempre sbagliato ma in questo caso del tutto incomprensibile se si considera la conversione del partito alla linea sempre sostenuta dagli ulivisti dopo la decisione che ci aveva diviso la scorsa primavera.


Solo con il coinvolgimento degli ulivisti la scelta del partito democratico può essere credibile.
Se l’unità apparentemente ritrovata un mese fa nell’ultima assemblea federale avesse trovato nei fatti il seguito conseguente che chiunque si sarebbe atteso con l’immediata apertura di un confronto e di un coinvolgimento positivo di tutte le componenti del partito si sarebbero  evitate in Sicilia contrapposizioni ed espulsioni, e a Milano esclusioni ed emarginazioni.

Le parole di Prodi  sono state importanti perché segnano una direzione e una condivisione, che, al di là della distinzione di ruoli e di responsabilità, resta al riparo da ogni discussione.