2222
21 Maggio 2007

Parisi, deficit di democrazia e monta l’ira della gente

Fonte: Ansa

Roma – ”Se lo dice D’Alema che il sistema e’ esploso, se lo riconosce
perfino lui, che e’ l’esponente piu’ autorevole, appassionato e
rappresentativo della politica intesa come politica dei partiti…”. Arturo
Parisi (Margherita), ministro della Difesa, in un colloquio con un
giornalista della ”Stampa” sottolinea come le parole del vicepremier non
siano una previsione ”ma una constatazione di quanto sta gia’
avvenendo”. E ritiene che il confronto nel Pd debba partire proprio da
questa denuncia.

D’ALEMA COME MAO, BOMBARDARE IL QUARTIER GENERALE – ”Se
D’Alema fosse Mao le sue parole equivarrebbero al famoso invito a
bombardare il quartier generale”.

POLITICI APPAIONO COSTOSI E POCO
PRODUTTIVI – ”I politici appaiono ai cittadini non solo molto costosi, ma
anche poco produttivi e quasi per nulla legittimati” e la nuova legge
elettorale ha ”dato il colpo di grazia definitivo”. Il referendum puo’
offrire la spinta a tornare quantomeno al meccanismo precedente – sintetizza
il quotidiano – anche se forse non bastera’ a frenare lo tsunami politico in
arrivo.

REFERENDUM UNA VALVOLA DI SFOGO – ”Stanno tutti li’ a
combattere il referendum confondendo le cause della malattia con la sua
valvola di sfogo”. Senza rendersi conto che ”monta un’ondata limacciosa di
risentimento collettivo, moralistico e populistico insieme”.

QUANDO
MANCA IL PLURALISMO – ”Se il pluralismo, la democrazia non li si garantisce
all’interno dei singoli partiti si finisce per cercarli all’esterno. Finisce
che qualcuno pensa: Sapete che c’e di nuovo? Mi faccio un partito tutto
mio”’.

ANCHE NEL PD VEDO BRUTTE TENDENZE – ”Vedo gia’ riproporre
come nuovo inizio la ripetizione del passato. Una brutta tendenza a
consegnare il nuovo soggetto politico alla gestione centralizzata dei
vertici nazionali, ossessionati dalla preoccupazione di garantire e
perpetuare l’esistente”.

PARTIRE DALLA DENUNCIA DI D’ALEMA – ”E’ da qui’
che il confronto nel Pd deve partire, dal riconoscimento della
fondatezza della sua denuncia. E dal confronto sulle cause che hanno
determinato la situazione attuale. Partecipare significa scegliere. Ma la
scelta e’ possibile solo se il confronto e’ tra posizioni compiutamente
politiche. Non credo che la crisi di sistema segnalata da D’Alema possa
essere affrontata dividendoci su come e quando tagliare l’Ici”.