Caro Direttore,
leggo come al solito con interesse la produzione quotidiana del Caldarola pensiero. Con interesse si ma le debbo confessare con divertimento pericolosamente decrescente. La natura ossessiva della sua nostalgia per il passato rende infatti sempre più prevedibili le sue elucubrazioni ivi comprese quelle che prendono a bersaglio la mia persona soprattutto quando assumono la forma di “avvertimento”.
Poco male fin quando si tratta, ripeto, di elucubrazioni. Ho imparato col tempo che per alcuni la scrittura è una malattia e l’età non mi consente più di sorprendermene o lamentarmene. Vedo invece che nella sua epistola di oggi dedicata alla Rai il Caldarola oltre ad elucubrazioni, mi attribuirebbe delle macchinazioni.
Poichè, a differenza delle elucubrazioni, le macchinazioni attengono al campo oggettivo dell’azione, potrebbe il Caldarola essere così gentile da citare qualche mio intervento attivo sul tema?
Non escludo che il Caldarola oltre che ad interessarmi torni anche a divertirmi?
suo
Arturo Parisi