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21 Dicembre 2011

PARISI, ARRENDERSI ALLA DIVISIONE DEL CENTROSINISTRA SIGNIFICA ACCETTARE FINE BIPOLARISMO

La leggerezza con la quale quello che fino a qualche giorno fa veniva definito il centrosinistra vota oggi
diviso sulla fiducia al Governo Monti da’ da sola la prova della
inconsistenza della pretesa di chi, nel momento della crisi
berlusconiana, lo descriveva come una alternativa di governo pronta alla
vittoria.

Quello che tuttavia e’ piu’ grave non e’ la divisione
nel voto, ma non aver neppure provato a cercare, difendere e ritrovare
le ragioni dell’unita’, tradendo l’impegno preso difronte agli elettori
di costruire per il futuro l’alternativa di governo al Berlusconismo, e
allo stesso tempo dimenticando la condivisione nel presente della
responsabilita’ di governo nelle regioni e nelle autonomie locali. Guai
tuttavia se la divisione del centrosinistra nel presente dovesse
annunciare la sua definitiva dissoluzione per il futuro.

Sarebbe la fine
del bipolarismo sostituito da una democrazia unipolare guidata da un
pensiero unico sempre piu’ appesantita da domande particolari, e priva
della possibilita’ di scegliere tra alternative generali di governo.
Sostenere questo governo straordinario ha un senso solo se esso consente
di costruire una democrazia ordinaria. Una democrazia ordinaria come
scelta tra alternative ci chiede tuttavia di mettere mano da subito alla
costruzione della coalizione di governo alternativa a quella del
centrodestra.