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7 Novembre 2011

PARISI ALLA LEOPOLDA COME PRIMA A PIAZZA NAVONA. SCEGLIERO’ QUANDO AVRO’ MODO DI VALUTARE PROPOSTE DIVERSE CON LE PRIMARIE

Si e’ vero Parisi alla Leopolda c’era. Ma che c’entra
questo con una sua appartenenza alla “squadra di Renzi”, come leggo
invece sull’ultimo numero dell’Espresso? Esattamente come prima da Sel
assieme a Di Pietro a Piazza Navona, Parisi era li’ per riproporre la
sua proposta di sempre. Sistema bipolare fondato sul maggioritario,
costruzione di una stabile coalizione di centrosinistra, primarie per la
scelta dei candidati al parlamento, e per la scelta della linea di
governo e di chi dovra’ guidarne l’attuazione. Cioe’: democrazia dei
cittadini e non democrazia della delega, democrazia partecipata e non
democrazia guidata. Era li’ per incoraggiare chi si muove in questa
direzione, e sostenere chi e’ attaccato per il solo fatto che si muove.
Fino a quando la scelta e’ tra il Renzi che a Firenze difende il diritto
di avanzare le sue proposte, e Bersani che da Napoli in nome del
“collettivo” risponde intimando a stare nei ranghi, Parisi e’ dalla
parte di Renzi. E dalla parte dei vari Renzi, comunque essi si chiamino,
stara’ ogni qualvolta il conformismo e l’unanimismo dovesse sentirsi
incoraggiato, come a Roma, ad esprimersi in tentativi di intimidazione.
Quando la scelta sara’ finalmente tra le diverse proposte alla pari
dentro le elezioni primarie, Parisi scegliera’ alla pari tra le proposte
in campo. Ma da questo punto di vista siamo purtroppo in ritardo, in
grande ritardo, in eccessivo ritardo: sia da parte di Bersani che da
parte di Renzi.