16 Giugno 2012
MARGHERITA: PARISI, SE QUESTA È LA POLITICA, VIVA L’ANTIPOLITICA
La militarizzazione della assemblea della Margherita e la scelta di indirizzare i lavori all’esito che era stato ad essi prefissato hanno privato di ogni senso la presenza di voci contrarie alla impostazione che il gruppo dirigente ha seguito dopo lo scioglimento del partito.
Troppi i partecipanti che pur avendone titolo erano oggi assenti. Troppi quelli che pur privi di un titolo politico plausibile erano oggi presenti. A cominciare dal Presidente Rutelli ormai definitivamente estraneo alle ragioni che della Margherita e dell’Ulivo furono all’origine e a quelle che ne determinarono la conclusione.
Sono mesi nei quali la vicenda Lusi è stata raccontata in pubblico difronte ai magistrati, agli organi parlamentari, e, per quel che riguarda le sole ragioni del gruppo dirigente, spiegata attraverso conferenze stampa fiume e trasmissioni televisive. Sembrava giunto il momento per continuare finalmente in pubblico il dibattito sulle cause politiche che hanno prodotto il più grande e scandaloso saccheggio politico che si ricordi. La decisione di chiudere le porte alla stampa riportando in privato la vicenda svolta finora in pubblico dai principali attori si rivelerà presto una pericolosa illusione. Come già altre scelte sciagurate di questi ultimi giorni la vicenda Lusi è destinata a fare della politica malata il principale motore dell’antipolitica. Se questa fosse tuttavia la politica, viva l’antipolitica.