Roma – Il costo della missione in Libano e’ gravoso, ma considerata la ridefinizione della partecipazione dell’Italia alle altre missioni internazionali ”l’ammontare complessivo non e’ molto maggiore da quanto previsto nei bilanci precedenti”.
Lo ha detto il ministro della Difesa, Arturo Parisi, nel corso di un incontro con la Stampa estera a Roma. Rispondendo alle domande sugli oneri finanziari dell’impegno italiano in Libano, Parisi ha ricordato che la missione ”sara’ costosa” e i soldi, ha sottolineato scherzando, ”si prendono dalle tasche dei cittadini”.
”Il costo immediato e’ noto, circa 200 milioni” per l’esercizio in corso, quindi ”immaginiamo un costo di 600 milioni di euro su base annua”, anche se c’e’ un ”molto parziale” reintegro da parte delle Nazioni unite.
”L’impegno dell’Italia nelle missioni all’estero ha sempre oscillato sulle novemile unita”’, ha spiegato Parisi, ricordando che ”con il compimento della missione in Iraq resta questo equilibrio complessivo”.
Nell’immediato ”le risorse arrivano dall’aumentato gettito del fisco. Nel nuovo bilancio il finanziamento andra’ collocato all’interno di tutti gli impegni, a partire da quelli presi con l’Unione europea. Ma l’ammontare complessivo -ha assicurato- non e’ molto maggiore di quello previsto nei bilanci precedenti”.