Non penso che la domanda sul “se” della nostra partecipazione alla Missione Onu in Libano possa avere una risposta diversa dal “sì”. Nè si può immaginare che alla domanda sul “quando” possa essere data una risposta diversa da “al più presto possibile”.
Le domande alle quali stiamo lavorando in queste ore sono invece quelle sul “come” della missione: sulla sua catena di comando, su una interpretazione esatta del mandato, sulle connesse regole di ingaggio. Queste domande attendono ancora risposte forti e chiare.
Attorno a queste risposte è in corso un approfondimento puntuale in sede di pianificazione della missione all’Onu e tra i Paesi che contribuiscono.
In queste ore ho avviato in particolare una riflessione congiunta col Ministro della Difesa francese con il quale condividiamo obbiettivi e preoccupazioni.