2222
12 Novembre 2007

Legge elettorale: Parisi, il dibattito odierno mi preoccupa molto

Quindici anni fa gli italiani chiesero il maggioritario. Gli fu dato
un maggioritario con correzione proporzionale. Venne poi la stagione del
proporzionale con correzione maggioritaria. Vedo ora invece avanzare la proposta
di “un proporzionale” senza correzione maggioritaria. Quindici anni fa gli
italiani chiesero l’avvento di una democrazia governante e non solo
rappresentativa, e immaginarono che potesse essere fondata sul bipolarismo. Vedo
ora invece entrare in campo contro il bipolarismo la proposta di un vero
bipolarismo. E non sulla bocca di Casini, Tabacci, Follini e di dirigenti che
con coerenza in questi anni si sono battuti in difesa del passato, ma niente di
meno che in nome del partito che fin dall’inizio ha evocato un futuro fondato
sul bipolarismo, se non addirittura sul bipartitismo. Posso dire che sono
preoccupato? Molto preoccupato. E’ evidente che come minimo c’è bisogno di un
chiarimento: ricordando che alla base degli esercizi dei tecnici stanno gli
orientamenti politici, e che questi sono come sempre affidati alle parole. Non
possiamo permetterci di sbagliare. Capisco il terrore del referendum e apprezzo
ogni impegno teso a dare ad esso una risposta in parlamento. Ma non vorrei che
chi vuole dare ad esso una risposta in avanti sia confuso con chi vuol
scavalcarlo all’indietro.