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12 Settembre 2006

La pace è figlia dell’unità delle nazioni del mondo

Fonte: Apcom

Jebel Marun (Libano) – “Siano la politica, la diplomazia, la cooperazione a risolvere conflitti e tensioni. Non più le armi, o gli atti di terrorismo, con inaccettabili minacce e altrettanto intollerabili conseguenze per le popolazioni civili”. È l’auspicio espresso questa mattina dal ministro della Difesa Arturo Parisi, incontrando i militari italiani schierati nell’ambito della missione Unifil nel sud del Libano. “Fare del Libano uno Stato pacifico e sovrano significa creare solide fondamenta per una duratura pace in Medio Oriente”, ha sottolineato il ministro.

 “La pace è figlia dell’unità delle nazioni del mondo”, ha detto Parisi. “E la prova che le Nazioni Unite hanno dato di fronte alla crisi libanese è un augurio per un’azione internazionale sempre più forte e incisiva, perché sorretta da comuni valori di pace, solidarietà reciproca fiducia”.

 Prima di giungere a Jebel Marun per salutare i militari italiani nella regione, Parisi ha incontrato a Beirut il ministro della Difesa locale, Elias Murr, e il premier Fouad Siniora. Murr si è detto convinto del completamento del ritiro israeliano dal sud del Libano in una decina di giorni ed ha auspicato l’intero dispiegamento del contingente internazionale di Unifil nell’area in un mese.