Saluto di Arturo Parisi – Festa della Margherita Porto Santo Stefano 6 settembre 05
Come ogni anno con i Giorni di Europa anche
la Margherita, apre, dopo la pausa estiva, il nuovo anno politico. Pur accomunati alle iniziative degli altri partiti dallo stesso clima festoso e informale, i giorni di Europa rappresentano tuttavia nel loro svolgimento la novità e la specificità del profilo del nostro partito: al centro di un comunità reale e al centro dei problemi. Mescolandosi con lo svolgimento ordinario della vita quotidiana di una comunità
la Margherita vuole significare la sua idea di partito come strumento della società e il suo rifiuto di essere un mondo a parte anche solo per una settimana. Assumendo a tema dei Giorni di Europa i temi immediati dell’agenda politica,
la Margherita è chiamata a rappresentare il suo modo di essere partito: una comunità di donne e di uomini capaci di mettere a confronto, nel rispetto reciproco, la pluralità delle loro idee per portarle poi a sintesi grazie a regole condivise. Nè una giostra accademica distaccata, ma neppure una vicenda effimera da consumarsi nella logica della politica spettacolo. Così è stato in ognuno degli anni che stanno alle nostre spalle: penso all’appassionato dibattito sull’Europa e sulla scelta della lista dell’Ulivo a Lerici nel 2003, e al franco confronto sul seguito da dare alla vittoria dell’Ulivo nelle elezioni europee dello scorso anno a Polignano. Passaggi reali di un processo reale svolti tra la gente, non messe in scena propagandistiche.
Lungo questa stessa traiettoria i Giorni di Europa di Porto Santo Stefano vogliono essere un ulteriore passaggio di questo cammino: consapevole dei giorni che abbiamo alle spalle ma soprattutto guidato dai giorni che ci attendono.
Per questo motivo la Margherita ha posto al centro del confronto di queste giornate i “Talenti d’Italia”: l’orgoglio del patrimonio di ricchezze che la storia e la natura affida alla nostra responsabilità collettiva, la consapevolezza dello spreco grave e imperdonabile di queste ricchezze nel corso degli anni sciagurati del berlusconismo, la necessità e l’ambizione di contribuire con le nostre proposte a rimettere in moto, a far ripartire il nostro Paese in una prospettiva profondamente riformatrice.
Mentre è già iniziato il conto alla rovescia delle elezioni primarie che decideranno della guida di questo processo riformatore e delle linee lungo le quali esso sarà indirizzato, mentre il partito si mobilita a sostegno della candidatura di Romano Prodi riconoscendo nella sua proposta e nella sua azione la sua più profonda e autentica ispirazione, la Margherita si dà e dà appuntamento a Porto S.Stefano per rappresentare e svolgere la sua novità.
La novità di un partito nato dalla esperienza dell’Ulivo, dalla scelta di una democrazia governante di tipo bipolare, e guidato dall’impegno di portare ambedue a compimento. La novità di un partito segnato dalla ambizione di portare tutta la coalizione su posizioni riformatrici. La novità di un partito che non ha scelto di stare al centro perchè tutti i giochi passano per il centro, ma di stare, come ha detto felicemente Rutelli, “nel cuore della battaglia” e di starci da combattente che sa che nel cuore della battaglia, soprattutto in uno schema bipolare, le proprie ragioni sono chiamate a dar conto della loro ragione: a spiegare perchè siamo di qua e non stiamo di là, a chiedere conto a quanti possono apparire a noi i più vicini perchè stanno di là e non di qua, ad invitare il cittadino, soprattutto quello incerto, a stare di qua e non di là.
Son sicuro che le nostre proposte le proposte che emergeranno da questi giorni, nella concretezza della loro proposizione e nella limpidità della loro ispirazione, aiuteranno gli italiani a capire la nostra diversità: a comprendere come noi non ci proponiamo per una semplice alternanza del personale di governo, ma proponiamo una alternativa delle linee di governo.