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30 Luglio 2012

L.ELETTORALE: PARISI A BERSANI. PERCHÈ RIVENDICARE LE FIRME PER IL REFERENDUM E DIMENTICARNE ORA LE RAGIONI?

Non è passato neppure un anno da quando dopo aver avversato con determinazione il referendum per il ritorno al Mattarellum, la dirigenza del Pd ne rivendicava con orgoglio il successo. Son passati appena sei mesi da quando dopo il rigetto da parte della Corte venivano dal vertice del Pd segni evidenti di soddisfazione per il fallimento del tentativo referendario e soddisfazione per la riapertura del tavolo della trattativa. Sottraendo la questione a quelle che venivano definite tentazioni populiste la soluzione del problema veniva infatti riportata nella piena e libera disponibilità del tavolo dei capi dei partiti della maggioranza, da loro confusi con i partiti, e addirittura con la democrazia.

Ora che è a tutti evidente lo stallo drammatico nel quale siamo finiti, perchè tra le soluzioni portate al tavolo, il Pd dopo aver lavorato per mesi per il ritorno al proporzionale, e aver solo recentemente rievocato il maggioritario di collegio a doppio turno, non prende in considerazione neppure ora il ritorno al Mattarellum perseguito appunto dalla iniziativa referendaria? E dire che giace da anni in Parlamento una proposta firmata da centinaia di suoi parlamentari. E dire che sulla stessa proposta convergono da tempo altri partiti del Centrosinistra come Idv e Sel. E dire che sono centinaia di migliaia gli elettori democratici che hanno sostenuto il referendum sull’esempio di esponenti del centrosinistra di certo non meno autorevoli di quelli che si sono rifiutati firmarlo.

 Lo chiedo a Bersani. Pensa che il doppio turno di collegio abbia più probabilità di passare? Pensa che le proposte finora avanzate restituiscano agli elettori un potere maggiore di quello che veniva riconosciuto dal Mattarellum?