ROMA – Il ‘porcellum’ di Berlusconi ”voleva disgregare il centrosinistra, ha disgregato il centrodestra. Per riscattare la sua colpa” ora Berlusconi ”non ceda al proporzionale. Resista alla fine del bipolarismo”:; cosi’ il ministro Arturo Parisi in una nota.
”A furia di nominarlo – osserva – il proporzionale non poteva che tornare, prima come ipotesi per un confronto, ora come tesi per un incontro. Con il proporzionale torna purtroppo la prospettiva del passato di ingovernabilita’ dal quale ci eravamo illusi di aver preso definitivamente commiato. Nel proporre il ritorno al proporzionale allineandosi, ahime’, a voci e parole che nello stesso senso si sono levate nel centrosinistra, Berlusconi riconosce tuttavia che per il Paese e per i cittadini ‘entrare in cabina elettorale e non sapere chi sono gli alleati e chi sara’ il presidente del Consiglio sarebbe un ritorno all’indietro’, tornare cioe’ al tempo della delega e della ingovernabilita”’.
”Cosi’ facendo – prosegue Parisi – Berlusconi riconosce che quello che lui avanza come una proposta e’ una resa, quello che pensa possa essere letto come un progetto e’ in effetti solo un dispetto, non un dispetto tuttavia agli alleati impazienti ma ai pazientissimi italiani”.
”Quello che Berlusconi si rifiuta di riconoscere – afferma ancora il ministro della Difesa – e’ invece che la disgregazione del suo campo non e’ figlia di incomprensioni personali o occasionali con questo o quell’alleato, ma l’esito inevitabile della maledetta legge elettorale da lui messa in campo al fine di disgregare il nostro campo, e rendere ingovernabile il Paese. Un boomerang che colpisce chi lo aveva lanciato. Riconosca Berlusconi che il suo errore e’ innanzitutto una colpa, la colpa di aver posto ancora una volta il suo interesse immediato di parte davanti a tutto e in particolare a quello generale del Paese. Ammetta la sua colpa e cerchi di mettere ad essa riparo, difendendo i cittadini e il Paese dal ritorno all’indietro. Nel tempo Berlusconi si e’ infondatamente vantato di essere stato padre del bipolarismo e del maggioritario, e non semplicemente un interprete determinante e soprattutto un beneficiario”.
”Se non vuole essere ricordato come uno dei suoi affossatori – prosegue Parisi – resista al ritorno all’indietro come se fosse un destino. Trovi percio’ il coraggio per condividere una proposta alta quale sarebbe quella di introdurre il sistema francese non solo per la legge elettorale ma anche per la forma istituzionale, come ha ultimamente suggerito anche Veltroni a Milano, o si associ Berlusconi alla proposta di annullare il disastroso ‘porcellum’ reintroducendo il ‘mattarellum”’.
”Ambedue le soluzioni – conclude – eviterebbero il referendum – riprendendo tuttavia la strada riformatrice e non arrendendosi alla restaurazione del quale lui stesso sembra rammaricarsi”.