Capisco che ognuno possa motivare il comune NO al finanziamento con le sue proprie argomentazioni. Capisco che i partiti del campo riformatore convergano naturalmente tra di loro quando ragionano sul presente e ancor più sul futuro. Ma non capisco perchè si debbano cristallizzare in un documento parlamentare che nessuno ci obbliga a fare le nostre differenze trasformandole in contrapposizioni irrisolvibili, Altra cosa sarà il confronto che apriremo su questi argomenti nelle primarie.
Perchè lì questo confronto deve essere aperto sapendo che lì esiste una regola per chiuderlo grazie al potere dirimente riconosciuto agli elettori. Se qualcuno ritenesse tuttavia che questo passaggio possa essere colto per segnalare la sopravvivenza dello spirito dell’Ulivo dentro quella che alcuni definiscono ormai FU-FED mi sembra difficile non affidare ogni decisione a quella stessa assemblea dei parlamentari che definì la nostra posizione in occasione del voto precedente. Anche per il rispetto che si deve all’autonomia delle decisioni di competenza della sede parlamentare.